Regione di provenienza: Sofia, Bulgaria
28 giugno 2017, Roma
Una decina di giorni dopo San Siro mi aspettano altri 1670 km di viaggio, stavolta da Sofia a Roma.
Il 27 mi sveglio prestissimo e a mezzogiorno sto giá nella capitale. Mi dedico a un giretto (e un gelato).
Il giorno del concerto esco con la pioggia. “Oggi sará diverso”, penso. In fila vedo delle persone con cui abbiamo diviso la piazza a Milano – bello rivederci e condividere le impressioni del concerto precedente. La pioggia ricommincia, ci rifresca per un quarto d’ora e poi ritorna ancora il caldo.
Entriamo. Anche stavolta mi posiziono sotto il palco peró dall’altra parte – devo cambirare il punto di vista
Dopo ore di attesa eccola l’acqua scorente. Esce Tiziano. Sembra piú emozionato che a San Siro. Lo sono anch’io. Mentre canta “Il mestiere della vita” la sua voce trema un po’. La TUA Roma e qui per te, Tiziano!
Stavolta io mi godo il concerto di piú. Conoscendo giá la scaletta e le sorprese, mi sento come se revivesse un sogno bellissimo.
Mi sá che si balla e si canta di piú. Anche Tiziano sembra piú entusiasto che gli cade il microfono mentre canta “Sere nere”. Che figo il nostro Tiziano!
Ridiamo tutti insieme a lui ma la canzone non si ferma e continuamo a cantarala a scuarciagola.Arriva il suo momento. Ci ringrazia ancora. “É la data con le piú presenze”. Sono cosí orgoliosa di far parte di questa meraviglia anch’io! Grazie Tiziano!
E poi dedica un attimo a Totti e lo stadio si riempe da ammirazione per il Capitano.
Il concerto riprende. Mi piace la determinazione che mostra Tiziano cantando “Solo” é solo una parola” e la gioia che li prende cantando “Valore assoluto”. Ovviamente sono tra le sue canzoni preferite del disco.
Nooo.. La “doccia”.. Vuol dire fine del concerto. Non sono pronta per il finale.
Esco dallo stadio piena di emozioni. Sono contenta per aver radoppiato questa gioia e di aver visto Tiziano cosí felice. Ma sono anche delusa da me stessa per non aver pianificatto altro viaggio per qualche altra data dal Tour.
Le emozioni sono così immense che non mi sono accorta di aver aspettato il pulman per tornare alla Centrale piú di due ore. Eh, Tiziano, mi hai fatto dimenticare tutto e anch’io come Vittoria mi sentivo “unica” stasera.
Grazie di cuore! Ti voglio un mondo di bene!!
